Arianna Moretti ci presenta il Cus Ancona Rugby 2017-2018
Da anni una delle sezioni più attive dell’universo Cus Ancona. Il Rugby, ad oggi, è una delle pagine più importanti di Via Grotte, annoverando ogni anno in misura sempre maggiore tesserati ed appassionati. A presentarci la Stagione Sportiva 2017-2018 della palla ovale a tinte biancoverdi tocca ad Arianna Moretti, volto simbolo della formazione anconetana.
Arianna, che squadra troveremo ai nastri di partenza?
“La squadra maschile in termini di atleti e presenze è la stessa dello scorso anno. Dovremo fare a meno di un pilone importante che sarà fuori in Erasmus ma tutti gli altri ragazzi sono molto carichi. Si ripartirà dalla C2 ma c’è grande voglia di far bene, per ridare ad Ancona quel Cus che merita. Per quanto concerne la femminile, che giocheranno 7 vs 7, quest’anno soffriremo l’allontanamento di un paio di elementi importanti, e stiamo valutando se collaborare con altre squadre oppure concentrare le nostre forze sulle under”
Quali dovranno essere necessariamente i vostri tratti distintivi?
“L’impegno dovrà essere costante per tutti, dal primo giorno di preparazione all’ultimo minuto del campionato. La dirigenza dovrà essere compatta, anche alla luce della perdita del vecchio allenatore che non è stata facile da assimilare. Ci vuole umiltà per riconoscere gli errori e grande apertura mentale nei confronti del nuovo allenatore, molto valido e preparato. Attenzione verso i giovani, soprattutto per le ragazze dove ogni giovane è una pepita d’oro che va lucidata e custodita”
Che contributo speri di dare alla causa biancoverde?
“Oltre ad una presenza costante che mi gratifica molto, spero di far capire a tutti l’importanza dello spirito del Rugby. Ce lo insegna il gioco stesso di rialzarci quando cadiamo, che è un insegnamento anche per la vita. L’importanza di guardarsi dietro, di andare a sostenere il compagno. Il Rugby, lo Sport come metafora. Io ci ritorno e ci ritornerò durante l’anno, specie nell’aiuto verso i giovani. Come dirigente mi sento un educatore e anche se sbagliano qualcosa i ragazzi per prima cosa devo far capire l’errore e le conseguenze dello stesso.”
Dove sarà importante migliorare rispetto allo scorso anno?
“Tutti gli anni sono imprevedibili. Tutti gli anni bisogna migliorare. L’immagine, i risultati, questa famosa presenza in campo con i ragazzini. Per quello che penso io sarà tanto importante che i ragazzi si sentano tutti coinvolti”.
Che idea ti sei fatta dello sviluppo del Rugby, anche a livello giovanile, degli ultimi tempi?
“Non è semplice in nessun caso. Portare un ragazzo al campo, e farcelo rimanere, ha tante difficoltà. Bisogna cavalcare l’onda che ci porta la Nazionale. Puntiamo ad aumentare le età, specie per le più giovani cercando di aggiungere una squadra. Questo nuovo campo, alla Montagnola, può darci una mano. Lentamente ma stiamo crescendo”
Dove potete e volete arrivare?
“Possiamo arrivare primi in classifica, dobbiamo arrivarci. Non sarà facile ma neanche impossibili. Il pallone rimbalza male nel nostro sport, per quanto provi a farlo cadere nel verso giusto non sai mai dove cade la palla. Se la squadra così come parte resta unita fino alla fine la squadra c’è. L’allenatore non faticherà ad inserirsi e ha la massima fiducia”.
Ufficio Stampa Cus Ancona