Softball

Kateryna Holovach: Softball passione che va coltivata…

L’approfondimento odierno con il Cus Ancona Softball lo viviamo insieme a Kateryna Holovak, giovanissima atleta proveniente da Milano, che ha vissuto con la squadra anconetana un lungo periodo innamorandosi follemente di questa disciplina. Con lei ripercorriamo il nastro dei ricordi e scopriamo qualche curiosità legata al suo amore verso la palla gialla.

“Sono arrivata circa tre anni fa in prestito dal Milano, è stato un bel cambiamento ma mi sono subito trovata bene.  Mi sono allenata con questa squadra per tre anni appunto, ma sono sembrati sei mesi, sono davvero volati.  Mi sono appena ritrasferita a Milano, ma Ancona mi manca davvero tantissimo, come ambiente, come compagne, come squadra.  Quando abitavo ancora nelle Marche(precisamente a San Benedetto del Tronto), mi facevo 180 km per fare un singolo allenamento. Ero disposta a fare qualsiasi cosa per giocare. Ho deciso di provare a fare un allenamento con l’Ancona, in caso di insuccesso, sarei andata da qualche altra parte, ma Ancona era la mia prima scelta perché me l’aveva consigliata un mio amico che conosceva Romolus Malerba da anni. Mi sono subito innamorata, del campo, delle ragazze, dell’atmosfera che si era creata fin da subito. Mi hanno accolta come avrebbe fatto una famiglia, dal primo momento“.

La sua crescita, il suo innamoramento, la sua passione dipendono sicuramente dalla dedizione al lavoro messa da Coach Malerba: “ Il coach è davvero una persona fantastica,  tranquillo e soprattutto paziente.  Sono arrivata da Romolo pensando di non essere in grado di giocare con loro, visto il mio livello, ma lui non ha mai mollato con me, mi è stato sempre vicino e molto paziente, per questo non smetterò mai di ringraziarlo. Lo ringrazio per aver creduto in me fino alla fine, anche quando ero io la prima a mollare, lui non smetteva mai di incoraggiarmi per dare il meglio. L’anno scorso mi ha fatto fare i provini nazionali a Macerata, io ero sicura di non passare, ma lui non ha mai mollato la presa, ha insistito perché io andassi con lui. Non ricordo precisamente, ma dopo un po’ lo chiamarono e gli chiesero di me, lui mi fece uno scherzo dicendomi che non ero passata, io ero tutta triste e un secondo dopo mi dice che mi hanno cercata per prendermi, ero entusiasta e fiera di me, grata all’allenatore che mi ha cresciuta e successivamente un pochino dispiaciuta di non aver potuto far parte della squadra nazionale per la mancanza di cittadinanza, ancora oggi, a ripensarci, mi rattrista questa cosa, sarebbe stata la realizzazione di un mio grande sogno nel cassetto“.

La conclusione sul Softball, una disciplina in continua crescita in Italia e nelle Marche: “Il softball per me è divertimento, sfogo e passione.  E’ sempre stata quella cosa per cui mi sentivo meglio dopo anche un solo allenamento, non so come sia possibile, ma sto male se non mi alleno. Mi sono sempre sentita al riparo in quel campo, come se fossi costantemente a casa, circondata da cose che amo e persone a cui voglio bene.  È anche stato un po’ la mia di fuga quando qualcosa andava storto, mi sono sempre rialzata dopo un allenamento, tornavo a casa più carica di sempre. Il softball è una passione che va coltivata, vissuta. Il mio amore per questo sport è in crescita giorno dopo giorno e spero che non si fermerà mai perché amo questa sensazione.  Ormai fa parte di me, non riesco farne a meno.”

 

Ufficio Stampa Cus Ancona

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