Calcio a 5

Una giornata incredibile

UNA GIORNATA INCREDIBILE.
Il primo di Giugno è stata una giornata di sei mesi circa.
Le vicende che si sono succedute sono tante e talmente intense che grosso modo i centottanta giorni sono quelli necessari perché un certo numero di fatti possano verificarsi.
Il Cus Ancona Juniores si è reso protagonista di una performance sportivamente indimenticabile, sotto tutti i punti di vista.
Abbiamo affrontato squadre di mezza italia dando prova di un livello agonistico, atletico, tecnico e tattico, davvero elevato.
Ho visto come ci guardavano gli addetti ai lavori, gli organizzatori, gli avversari, e per la prima volta ho avuto la sensazione netta che il movimento sportivo giovanile che si sta sviluppando in seno al Cus Ancona stia diventando tradizione.
Ecco, questa è la parola esatta: tradizione.
Questo significa che d’ora in poi saremo tra quelle società che verranno guardate come si fa quando vuoi prendere qualcuno o qualcosa come punto di riferimento.
Questo risultato io credo vada nettamente al di là di quelli che sono i risultati sportivi relativi a un campionato o a un evento.
Ritengo tra l’altro che tenendo viva questa “tradizione”, anche i risultati sportivi saranno sempre più importanti, e gratificanti.
Io credo che trascorrere ventiquattro ore fuori casa, di cui dodici circa tra un campo e l’altro nei pressi di Reggio Emilia, giocare sei partite, battere mezza italia del futsal a suon di gol e di giocate, e perdere una semifinale epica, terminata 3 a 3, solo ai calci di rigore con il fortissimi avversari di sempre del Pesaro Fano, non sia cosa comune. Le Marche grandi protagoniste, ieri.
Ci vogliono fisico, testa, anima, spirito di gruppo, tecnica, capacità tattiche e organizzazione di gioco, atteggiamenti, comportamenti giusti, in una parola: tradizione.
Ecco, io vorrei che i nostri ragazzi sappiano quanto sia stato fiero di loro, ieri.
Tutte quelle componenti per cui si è lavorato e si lavora, con loro, ieri avevano un senso pieno, erano rappresentate in un modo così nitido che nemmeno io forse ero pronto a doverle constatare.
Ho in mente lo sguardo dei nostri avversari sconfitti, a volte prima di scendere in campo.
Ho in mente il vostro sguardo e la vostra fatica, il vostro entusiasmo.
Ho in mente le vostre trame di gioco fulminee, continue, i vostri gol spesso di fattura ottima, non sempre tipica di un settore giovanile.
Ho in mente lo sguardo di chi di voi sa che, forse, per motivi di studio il prossimo anno non ci sarà, soprattutto dopo l’esito dei calci di rigore, in semifinale. Ho dovuto fare qualche salto mortale per non commuovermi, questo ve lo posso garantire.
Ho in mente lo sguardo di chi aveva fallito il calcio di rigore e magari sentiva il peso di una squadra addosso, di un risultato che vanificava una cavalcata fantastica.
Ma non è così.
Perché ho in mente lo sguardo anche di quando quei ragazzi sono venuti a testa alta a dire “Ok lo calcio io”.
In quel momento per me era fatta, quei ragazzi erano perfetti, erano il Cus Ancona, e non me ne frega proprio niente se hanno segnato o sbagliato. Niente.
In quel momento erano fantastici, perfetti, non chiedo niente di più.
Non ho pensato nemmeno per un attimo, dopo i loro errori, al risultato, ho solo pensato alla loro testa, a quello che c’era dentro di loro, e a quanto sia orgoglioso di loro.
Ho in mente l’esultanza dei nostri avversari, legittima, dopo una semifinale che credo sia stata la miglior gara del torneo, una gara che conteneva tutta l’energia di due piazze sportivamente notevoli, per quanto riguarda il futsal giovanile.
Ho in mente il mio Mister Michele Pennacchioni, immagino quanto fosse orgoglioso, giustamente, ieri.
Ho in mente il Mister Peppe Gallozzi, e se ieri quei ragazzi, in buona parte Allievi, sono stati così forti, così bravi, il merito è anche suo e di chi lo aiuta.
Ho in mente il Mister della prima squadra, Fabio Carletti che ascoltava i rumori del palasport durante i rigori, attraverso il mio telefono. Era il suo modo, graditissimo, di starci vicino.
Ma soprattutto ragazzi ho in mente voi, e vorrei mandare indietro il nastro del tempo per rivivere ogni sensazione, rigori compresi, epilogo compreso, perché vi ho divorato con gli occhi, ieri. Assisterei persino ancora alla premiazione dei nostri avversari di sempre, ai quali vanno i nostri complimenti.
Voglio che sappiate quanto sono fiero di voi.
A Reggio Emilia, Mantova, MIlano, Lecco, Pisa, eccetera , si parla di noi.
E’ solo l’inizio, ragazzi, prendetevi tutto di ieri, non merita una sola lacrima, la giornata di ieri. Prendete gioia, soddisfazione, delusione, frustrazione per aver giocato troppo o troppo poco, secondo voi.
Prendete su tutto, perché è solo l’inizio, faremo grandi cose ragazzi.
Scusate se sono stato prolisso, ho dovuto mettere in fila stanchezza e sensazioni, è servito forse soprattutto a me.
Vi abbraccio forte.
FORZA CUS
Carlo

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