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Volley: Marco Gaspari trionfa ad Istanbul in Coppa Cev, ricordiamo i suoi inizi col Cus Ancona

Dopo una Champions e una Challenge Cup, Marco Gaspari 38 anconetano doc anni trionfa anche nella Coppa Cev di pallavolo femminile. La Saugella Monza formazione guidata da Marco Gaspari nei giorni scorsa è andata a vincere per 3 a 0 sul campo del Galatasaray Istanbul replicando il risultato maturato all’andato quanto è bastata per portare a casa la Coppa Cev.
A distanza di giorni la formazione guidata da Marco Gaspari è tornata ad allenarsi in palestra con il tecnico che ha trovato il modo di ricordare come è nata la passione per la pallavolo chiamando in causa proprio il Cus Ancona «Papa Massimo è stato un grande arbitro di pallavolo a lui e alla mia famiglia ho dedicato questo successo per quello che riguarda invece l’approccio in palestra ho iniziato proprio nel settore giovanile del Cus Ancona nell’impianto di Posatora. Sono passati tanti anni ma è un bel ricordo anche per il fatto che gli amici di allora sono rimasti tale. Tra questi Michele Pelosi che attualmente sta portando avanti un ottimo lavoro proprio con il settore giovanile del Cus Ancona società dove ho mosso i primi passi».
Dopo anni di successi le Marche sono in affanno per quello che riguarda la pallavolo sia maschile che femminile. Che idea si è fatto a tal proposito ? «Alcuni baluardi sono rimasti come ad esempio la Lube o l’Helvia Recina Volley molte società invece hanno chiuso i battenti altre sono ripartite da categorie inferiori. E’ un vero peccato anche per il fatto che le Marche hanno dato davvero tanto alla pallavolo italiana basti pensare alla scuola falconarese che ha sfornato dei veri e propri campioni».
Cosa servirebbe a suo avviso per fare in modo che le Marche tornino a recitare un ruolo di primo piano nel mondo del volley ? «Servono settori giovanili e tanta passione alla base un po come sta facendo Michele Pelosi con il Cus Ancona. In poco tempo è riuscito a creare una sorta di miracolo sportivo nonostante le restrizioni legate alla pandemia. I settori giovanili sono fondamentali per costruire il futuro ma occorre tempo, passione, impianti ma anche risorse umane ed economiche». Che sensazioni prova ogni volta che torna ad Ancona?« E’ sempre qualcosa di emozionante, sono legato alla mia terra di origine, Ancona è la mia città. Le amicizie sono le stesse di quando giocavo all’impianto del Cus a Posatora. Ogni volta che torno è una festa ma i contatti con gli amici di sempre sono rimasti quelli di una volta».

Ufficio Stampa

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