Calcio a 5: Marco Belloni torna al Cus Ancona
E’ bastata una telefonata di Fabio Carletti responsabile della sezione del Cus Ancona C5 per convincere Marco Belloni a tornare ad indossare la casacca degli universitari. Prende forma ma sopratutto consistenza la formazione guidata da Francesco Battistini che si appresta a disputare per la prima volta il campionato di serie A2. Una stagione che si preannuncia particolarmente difficile con il Cus Ancona che potrà contare sul ritorno di Marco Belloni 33 anni un pezzo di storia del Cus: “ Quando Fabio Carletti mi ha chiamato la prima cosa che mi ha detto che era giunta l’ora di tornare a casa. Avevo delle richieste da categoria superiore ma ho fatto una scelta di cuore, sono cresciuto nel Cus Ancona, tornare ad indossare questa casacca per il sottoscritto è motivo di grande soddisfazione”. A proposito di ritorni, lei non è la prima volta che si ritrova in questa situazione: “ Dopo la mia prima esperienza con il Cus durata 4 anni sono andato a Civitanova poi a Lecco per tornare al Cus. A seguire l’esperienza con la Melegatti Vicenza il ritorno al Cus con la società che mi ha dato poi la possibilità di giocare in serie A1 con Mantova e Pescara. Conti alla mano questo è il terzo ritorno con il Cus Ancona”. Si aspettava questa promozione in serie A2?: “ Nella mia precedente esperienza con il Cus la serie A2 l’avevamo sfiorata nello spareggio di Reggio Emilia, con il Cobà in finale senza dimenticare il playoff perso con l’Eta Beta Fano. La cosa era nell’aria ma vincere un campionato non è mai una cosa semplice. La stagione 2019/2020 poi annullata ha sempre visto il Cus Ancona in testa alla classifica ma al momento del blocco del campionato è stato promosso il Prato e pensare che due settimane prima in testa c’era proprio il Cus Ancona”. Lei che ha avuto modo di conoscere la serie A2 che differenze ci sono rispetto alla serie B: “ Stiamo parlando di due campionati totalmente differenti. In serie A2 ci sono giocatori più tecnici, il livello è superiore cosi come non manca la fisicità. Le rose sono più ampie, ad ogni errori si paga dazio anche per il fatto che molte squadre hanno giocatori che magari sono scesi dalla massima serie per una questione economica. Il ritmo è alto è bastato vedere le fase finali della Coppa Italia per rendersi conto che questo è tutto un altro campionato rispetto alla serie B”. Cosa si aspetta per quello che riguarda il prossimo format della serie A2: “ Si sta parlando che i gironi da 3 potrebbero passare a 4 il che renderebbe più semplice l’approccio alle trasferte sotto un punto di vista geografico. La speranza è quella che si riesca a creare un girone dove siano inserite le squadre del centro Italia”. La prima cosa che ha pensato nel momento in cui ha accettato di tornare al Cus Ancona: “ Il traguardo dei 100 gol realizzati con questa maglia anni addietro un numero che speriamo di aggiornare quanto prima”.
Ufficio Stampa