Calcio a 5

Calcio a 5: Argentina chiude le frontiere, Pego resta bloccato in Ancona

Ha provato fino alla fine a trovare un posto per l’Argentina ma il governo locale ha deciso di chiudere le frontiere. Non è una situazione semplice quella che sta vivendo Mariano Pego argentino del Cus Ancona che al momento si trova in un appartamento a Falconara. Nei giorni scorsi invece Diego Pastoriza l’altro straniero del Cus Ancona calcio a 5 era riuscito a tornare in Uruguay con uno degli ultimi voli disponibili cosa che non è riuscito a fare Mariano Pego« L’Argentina ha chiuso le frontiere proprio per evitare il rientro in patria delle persone. Impossibile trovare un volo cosi come risultano essere blindate le frontiere via terra. Rispetto all’Italia, l’Argentina ha un sistema sanitario indietro di 20 anni, in poche parole se il Coronavirus da noi arriva come è arrivato in Italia dimezza la popolazione. Le restrizioni sono durissime, se la polizia ti becca per strada senza un valido e conclamato motivo non ti fanno solo la multa ti sequestrano anche la vettura. La gente deve stare a casa e seguire tutte le indicazioni che vengono date se davvero si vuole venire a capo di questa situazione. Stare a casa non è una cosa bella ma non abbiamo alternative». Come trascorre questi giorni in solitudine lontano da amici e parenti« La tecnologia in qualche maniera mi aiuta, nell’arco della giornata mi vedo con parenti ed amici anche se stanno dall’altra parte del mondo ma questo poca importa se davvero c’è un sentimento. Loro sono preoccupati per me io invece per loro, mi raccomando che non devono uscire di casa. Resta il fatto che non vedo l’ora quando sarà passata questa situazione di abbracciare i miei nipoti che crescono a vista d’occhio». Che rapporti ci sono al momento con il Cus Ancona« Tutti i giorni mi sento con il tecnico Francesco Battistini che cerca in tutti i modi di darmi coraggio. Stessa cosa fanno il resto dei dirigenti ma anche i compagni di squadra. Non so che decisione verranno adottate circa il futuro della stagione, penso solo che in questo momento la cosa più importante è che passi questa emergenza e che il mondo intero torni alla normalità».

Ufficio Stampa

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