Calcio a 5: Giorni di ansia per i due stranieri del Cus Ancona
Dall’altra parte del mondo senza famiglia al seguito, costretti a stare in casa con il Coronavirus che ha iniziato a diffondersi anche nella madre patria. Non sono giorni semplici per l’uruguagio Diego Pastoriza e per l’argentino Mariano Daniel Pego i due stranieri del Cus Ancona formazione che milita nel campionato di serie b nazionale. Le restrizioni legate alla diffusione del Coronavirus hanno interessato anche i due sudamericani che al momento si trovano in un appartamento zona Falconara messo a disposizione ad inizio stagione dalla società.
Giorni difficili come racconta per telefono Daniel Pego « Sia io che Diego abbiamo la sensazione di vivere un film, qualcosa di irreale che nessuno di noi poteva mai immaginare. Per il momento stiamo a casa a casa, usciamo solo per fare un minimo di spesa quello che basta per sopravvivere. La società ci è vicina cosi come lo staff tecnico e tutta la squadra. Siamo preoccupati per quello che sta accadendo sia in Italia che in Argentina ma anche in Uruguay. Il Virus è arrivato anche dalle nostre parti, chiuderanno le scuole gli uffici pubblici, lo sport si sta fermando basti pensare che le partite di Coppa Libertadores sono state giocate senza pubblico. Noi dall’altra parte dell’oceano abbiamo famiglia parenti ed amici. Non è bello vivere questa situazione ».
Cosa pensate di fare da qui alla fine di marzo ? « Per quello che riguarda l’aspetto sportivo la speranza è che la situazione torni alla normalità nel giro di poco tempo cosa questa che ci darebbe la possibilità di tornare in campo con tutte le difficoltà del caso. Se cosi non fosse la prossima settimana valuteremo se tornare a casa o meno anche se ci rendiamo conto che organizzare una cosa del genere non sarà semplice, ci potrebbero essere delle limitazioni cosi come delle forme di quarantena da rispettare. La società in questo molto ci sta vicino ed è disponibile ad accettare qualsiasi nostra scelta ».
Come vivono questa situazione le vostre famiglie sia in Argentina che in Uruguay ? « Sono preoccupate circa l’evolversi della diffusione del Coronavirus anche se nell’arco della giornata ci sentiamo in continuazione. A volte ci prende un po di tristezza ma dobbiamo andare avanti e superare questo momento ».
Ufficio Stampa