Rugby

Rugby: una meta con… Emiliano Stazio

Protagonista della nostra rubrica del mercoledì è Emiliano Stazio, uno dei volti noti del Cus Ancona Rugby. La sua storia si intreccia a stretto giro di contatto con quella di Coach Moreno Perucci, che lo ha allenato nelle giovanili e ora lo ritrova in prima squadra. L’impegno di Emiliano all’interno del contesto Cus è molteplice. Oltre al suo contributo da giocatore riveste anche il ruolo di allenatore delle Gallinelle con grande passione e dedizione. Elemento imprescindibile della grande famiglia biancoverde del rugby

 

Ti ha fatto effetto ritrovare Moreno Perucci dopo gli anni passati nelle giovanili?             

“E’ una bella sensazione. Certo sono passati dieci anni e tante cose in mezzo, ma saputa la notizia devo dire che sono stato felicissimo. Ero giovanissimo ora ho quasi trent’anni speriamo di vivere una seconda giovinezza”

Che tipo di allenatore possiamo definirlo e su cosa punta particolarmente?  

“E’ un allenatore molto comprensivo e umano. In allenamento si riesce a provare quel qualcosa in più senza l’ansia dell’errore e, personalmente, mi da molta sicurezza il poter osare un po’”

Nella tua esperienza da Coach con le ragazze cosa cercherai di mettere a punto?   

“Il gioco del 7 femminile si sta evolvendo. Quest’anno vorrei lavorare sulla velocità di esecuzione andando ad aumentare volume e intensità di gioco”

Come giudichi la crescita di questo sport anche dal punto di vista femminile?       

“Sono contento che sempre più ragazze si avvicinino al rugby. Non è facile superare quella barriera sociale in cui si pensa sia uno sport da bruti. A livello nazionale però sono molto deluso con la programmazione da parte della Federazione. E’ assurdo che una squadra femminile tra le prime nove del mondo prima di un Mondiale non faccia neanche una partita di avvicinamento. I vertici hanno fatto un grave errore a mio parere”

Come sono andate queste prime amichevoli?     

“Hanno dimostrato che siamo una squadra in rodaggio con ancora lacune ma che sono sicuramente migliorabili”

Dove potete arrivare?

“Sinceramente non lo so ma riutilizzo la parola già usata nella seconda domanda: OSARE. Speriamo di tornare subito in C1”

 

Ufficio Stampa Cus Ancona

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